L’obiettivo di questo articolo non è quello di analizzare i singoli tipi di infortunio che possono accadere a uno sportivo, ma avere un’idea più generale e come comportarsi se siete vittima di un infortunio.
Il tipo di infortunio è strettamente correlato al tipo di attività sportiva che si va a svolgere, ad esempio statisticamente un corridore può avere traumi agli arti inferiori come un tennista agli arti superiori.
Una classificazione della tipologia di infortuni, è sulla base della parte muscolo-scheletrica, che esso può riguardare: ossa, muscoli, legamenti e tendini e articolazioni.
Diversi sono i protocolli da attuare, personalmente tra le variabili che io considero c’è sicuramente:
- l’età del soggetto;
- il grado di sopportazione del dolore;
- il suo obiettivo funzionale (diverso è se mi sto preparando per una Finale competitiva o se il mio allenamento è per fare bella figura con gli amici / amiche).
Relazione tra attività fisica e infortunio: le fasi
Per affrontare un infortunio, ci sono metodi conservativi e non conservativi.
Quando si subisce un infortunio, sia che si parli di una persona normale o di un atleta, si attraversa, infatti, una prima fase di dolore.
A seconda della gravità e della zona anatomica, sarà necessario fare dei giorni di stop dall’attività ed eventuale terapia antinfiammatoria/antidolorifica prescritta dal professionista di fiducia (in alcuni casi gravi anche intervento chirurgico).
Ma non basta!
Appena è possibile e sempre seguiti da un professionista, bisognerà riprendere nel modo più appropriato un recupero funzionale per far si che lo stesso infortunio non si ripeta o che non ne subentrino altri più o meno gravi.
Spesso si tende a trascurare un piccolo trauma per poi dover fare i conti con problematiche peggiori.
Saper leggere i referti degli esami specifici del paziente e stabilire con lui il percorso più adatto è la chiave per tornare presto alla normalità pre-infortunio.
Per qualsiasi informazione o chiarimenti in merito a un tuo infortunio non esitare a contattarmi.